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FX Weekly

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 11 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 apr

Turbolenze Globali: Dazi, Crisi del Dollaro e Riallocazione dei Capitali verso Euro e Franco Svizzero

 

Nell'ultima settimana, l'indice del dollaro ha subito un crollo testando aree intorno ai minimi da aprile 2022. Nonostante i rendimenti obbligazionari favorevoli agli USA, il calo del dollaro si è accentuato verso il weekend.

La pressione di vendita simultanea su azioni, obbligazioni e dollari lascia intendere che gli investitori stiano riducendo l’esposizione agli asset americani, mostrando una fiducia vacillante nella moneta statunitense. Il rinvio dei “dazi reciproci” annunciato dal presidente Trump ha offerto solo un sollievo momentaneo, e non ci sono indicazioni di misure rapide per sostenere il dollaro, che resta vulnerabile a ulteriori deprezzamenti. In questo scenario, altre valute come il franco svizzero e l’euro si sono trovate in una posizione privilegiata per capitalizzare la situazione.

La prossima settimana il mercato sconta un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE ma crediamo che non basti per fermare il rally.

 

Focus sul Dollaro

Il dollaro statunitense sta affrontando una crisi di fiducia innescata dai dazi commerciali annunciati dall’amministrazione Trump, con un’imposta del 145% sulla Cina che ha provocato una ritorsione cinese con dazi al 125%. Queste misure stanno danneggiando le catene di approvvigionamento globali e l’economia mondiale, portando a un calo dell’indice DXY del 4,1%, al minimo da maggio 2022, insieme a un ribasso dell’S&P 500 del 7,1% e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato USA a 30 anni di 45 punti base. La situazione è aggravata da un deficit fiscale statunitense fuori controllo e da proposte di tagli fiscali che potrebbero aggiungere oltre 5.000 miliardi di dollari al debito, senza chiarezza su riduzioni di spesa significative.

Gli investitori stanno perdendo fiducia negli asset americani, con il dollaro che si muove indipendentemente dagli spread sui tassi.


ES1! - Dollar Index - US30Y
ES1! - Dollar Index - US30Y

Una possibile soluzione per stabilizzare i mercati sarebbe ridurre i dazi, ma le tensioni tra USA e Cina rendono improbabile un passo indietro immediato, soprattutto dopo le recenti ritorsioni cinesi. La Cina ha anche indicato che i beni americani non sono più competitivi sul suo mercato, escludendo ulteriori escalation tariffarie per ora.

Tuttavia, la pressione politica interna negli USA potrebbe spingere per un rinvio dei dazi.

Sul fronte fiscale, la mancanza di accordo tra i Repubblicani al Congresso sui tagli alla spesa alimenta il pessimismo, con rischi di declassamenti del debito sovrano da parte di agenzie come Moody’s.


La Federal Reserve appare riluttante a intervenire, considerando la natura autoinflitta della crisi e i rischi inflazionistici legati ai dazi. Un intervento sul mercato obbligazionario o valutario è improbabile senza un cambio di politica. Intanto, la Cina sembra ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro USA, anche se i dati sono opachi, aumentando il rischio di ulteriore volatilità. In questo contesto, valute come CHF, JPY ed EUR stanno sovraperformando, mentre il mercato obbligazionario statunitense perde appeal rispetto a quelli di eurozona e Giappone. Senza un cambiamento significativo nelle politiche di Washington, il rischio di un ulteriore deterioramento della fiducia rimane elevato, con possibili ulteriori vendite di dollari e volatilità nei mercati globali.


Fonte: mataf.net - Currency strength
Fonte: mataf.net - Currency strength

L'euro e il Franco svizzero stanno beneficiando di questa svendita di Dollari superando i massimi del 2024.

Crediamo che questo trend possa continuare ma una correzione fisiologica non è da sottovalutare.




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