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Sugar Research - Aprile 2025

  • Immagine del redattore: Filippo Sala
    Filippo Sala
  • 22 apr
  • Tempo di lettura: 4 min

Un’offerta record guidata da India, Thailandia e Stati Uniti, unita alle prospettive di ripresa in Brasile, mantiene i prezzi bassi nel 2025, nonostante le restrizioni commerciali.


 

Secondo il rapporto USDA, la produzione mondiale di zucchero per il 2024/25 è stimata a 186 milioni di tonnellate, in aumento grazie a raccolti abbondanti in India (34,5 milioni di tonnellate), Thailandia, Cina e Messico. Questi compensano il calo in Brasile, colpito dalla siccità.

L’ampia offerta globale sta abbassando i prezzi: al 18 aprile 2025, il future sullo zucchero grezzo (N.11) al NYMEX è sceso a 19,05 centesimi di dollaro per libbra (-4,11% da inizio anno), mentre lo zucchero raffinato (N.5) si attesta a 552,90 dollari per tonnellata.


Aumento dell’Offerta negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’offerta di zucchero per il 2024/25 è cresciuta di 143.758 tonnellate corte (STRV), raggiungendo 14,461 milioni di STRV. Questo aumento è dovuto a maggiori importazioni ad alto dazio e scorte iniziali più alte, che hanno bilanciato un calo della produzione di 39.316 STRV, causato da rese inferiori di canna da zucchero in Florida.

Da ottobre 2024 ad aprile 2025, le importazioni di zucchero grezzo ad alto dazio hanno raggiunto 261.758 STRV (+88.070 STRV rispetto al mese precedente), mentre quelle di zucchero raffinato hanno totalizzato 237.104 STRV, con una media mensile di 39.517 STRV. L’USDA prevede un rallentamento delle importazioni nei prossimi sei mesi, stimando 414.931 STRV per il raffinato, a causa della concorrenza con lo zucchero nazionale di barbabietola e canna. Il melasso importato per la raffinazione resta stabile a 54.645 STRV.

Le scorte finali sono previste a 2,016 milioni di STRV, con un rapporto scorte/utilizzo del 16,20%, in crescita grazie alla maggiore offerta. Il bilancio dello zucchero in Messico non cambia.


Quali potrebbero essere gli effetti dei dazi sul prezzo dello zucchero

I dazi USA favoriscono un prezzo globale dello zucchero leggermente più basso, amplificando l’effetto di un’offerta globale abbondante, vediamo i diversi punti:

Ridotta domanda di importazioni: I dazi scoraggiano le importazioni a basso costo negli USA, uno dei principali mercati consumatori, riducendo la domanda globale e esercitando una leggera pressione ribassista sui prezzi mondiali (es. zucchero grezzo a 19,05 centesimi/libbra, aprile 2025).

  • Surplus globale: Con gli USA che si affidano a produzione interna e scorte elevate (2,016 milioni di STRV), l’offerta globale (186 milioni di tonnellate) resta abbondante, rafforzando il trend di prezzi bassi o stabili.

  • Competizione tra esportatori: Paesi come Brasile, India e Thailandia, esclusi dal mercato USA, competono più aggressivamente altrove, aumentando l’offerta globale e mantenendo i prezzi sotto pressione.

  • Effetto minimo a breve termine: Data la dimensione del mercato globale, i dazi USA non causano grandi fluttuazioni, ma contribuiscono a un mercato più frammentato, con prezzi globali che restano bassi nel 2025 a causa dell’offerta robusta.



L’ampia offerta globale e statunitense riduce il rischio di carenze. In Brasile, prezzi stabili del petrolio limitano la produzione di etanolo, lasciando più canna da zucchero per il mercato alimentare. I costi energetici, che incidono per il 20% sulla produzione di zucchero, sono diminuiti, abbassando i costi operativi. In Europa, i dazi mantengono prezzi più alti, ma esenzioni per l’Ucraina e importazioni dall’Australia aumentano l’offerta, moderando le quotazioni. L’Easter Commodity Index di eToro (aprile 2025) segnala un calo del 35% del prezzo dello zucchero rispetto ai picchi del 2023, favorendo prodotti come il cioccolato.


Possibile aumento della produzione in Brasile

Nonostante la siccità che ha colpito il Brasile nel 2024, riducendo la produzione di canna da zucchero nella stagione 2024/2025, le prospettive per il 2025/2026 sono più ottimistiche. Il Paese, leader mondiale nella produzione di canna da zucchero, si prepara a un incremento dell’output nella regione centro-sud, contribuendo a un’offerta globale più robusta.

Tre società di consulenza agroalimentare (StoneX, Hedgepoint Global Markets e Datagro) hanno pubblicato nuove stime per il raccolto di canna da zucchero in Brasile per la stagione 2025/2026, prevedendo un incremento della produzione di zucchero nella regione centro-sud, principale area agricola del Paese. Il Brasile, responsabile del 75% delle esportazioni globali di zucchero grezzo, vedrà un aumento dell’output grazie a un mix produttivo più orientato verso lo zucchero rispetto all’etanolo.

Questo incremento, favorito dalla priorità data allo zucchero rispetto all’etanolo, potrebbe rafforzare l’offerta globale, contribuendo a mantenere i prezzi mondiali stabili o in calo.


Prospettive per il 2025

L’USDA prevede un consumo globale record di 179,6 milioni di tonnellate, ma l’offerta superiore dovrebbe mantenere i prezzi stabili o in calo. Negli USA, l’aumento delle scorte e delle importazioni rafforza questa tendenza. Rischi come eventi climatici estremi o variazioni nei costi energetici potrebbero influire, ma la crescente preferenza per dolcificanti alternativi, dovuta a preoccupazioni per la salute, potrebbe ulteriormente ridurre la domanda di zucchero.



Ad aprile 2025, il calo dei prezzi dello zucchero è guidato da un’offerta globale robusta, con India e Thailandia che compensano il calo in Brasile, e da un aumento dell’offerta negli Stati Uniti, come dettagliato dal rapporto USDA. Importazioni più elevate e costi di produzione ridotti rafforzano il trend ribassista. Sebbene permangano incertezze climatiche e geopolitiche, il 2025 si prospetta stabile, con prezzi più accessibili per consumatori e industrie.

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